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Cumulabilità delle Agevolazioni: la chiave per ottimizzare la tua PMI

Il tema della cumulabilità delle agevolazioni aziendali è di crescente interesse per le imprese, soprattutto considerando le diverse misure previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo articolo, esamineremo cosa significa la cumulabilità, come influisce sulle aziende e cosa dicono le normative al riguardo.

A quanti bandi può accedere un’azienda?

La cumulabilità si riferisce alla possibilità di combinare diverse agevolazioni per lo stesso investimento. In altre parole, quando si effettua un investimento su cui è possibile richiedere diversi tipi di bonus o agevolazioni, ci si chiede se sia possibile ottenerli tutti o se uno escluda automaticamente l’altro. Con l’introduzione del PNRR e delle sue misure di sostegno alle imprese, la questione è tornata in primo piano con una serie di domande da parte delle aziende.

Un interrogativo comune riguarda la compatibilità tra le agevolazioni tradizionali e quelle previste dal PNRR. Per ottenere certezze in merito, è necessario fare riferimento alla normativa specifica.

Cosa Dice la Normativa in merito alla cumulabilità delle agevolazioni aziendali ? 

La legge 178 del 30/12/2020, art. 1 comma 1059, ad esempio, indica che il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali può essere cumulato con altre agevolazioni. Tuttavia, è importante rispettare alcune condizioni, come non concorrere alla formazione del reddito e non superare il costo sostenuto.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n° 9/E del 23/07/2021 offre ulteriori dettagli, stabilendo che se la somma degli altri incentivi concessi sugli investimenti, unita al credito d’imposta, non supera il costo agevolabile, è possibile beneficiare del credito d’imposta per l’importo intero.

Anche l’Unione Europea interviene con il Regolamento UE 2021/241, che permette la cumulabilità delle risorse purché non si superi il valore del costo sostenuto.

Per monitorare queste situazioni, è stato istituito il Registro Nazionale degli Aiuti, dove vengono registrati:

  1. Gli aiuti di Stato autorizzati dalla Commissione o concessi in base a un regolamento di esenzione.
  2. Gli aiuti de minimis.
  3. Aiuti concessi a titolo di compensazione.
  4. Soggetti obbligati alla restituzione degli aiuti.
Cumulabilità  delle agevolazioni aziendali: Tre Casi Comuni

Per comprendere meglio la cumulabilità delle agevolazioni, esaminiamo tre casi comuni:

  1. Contributo PNRR e Altra Agevolazione: se un’impresa intende beneficiare di un contributo dal PNRR e di un’altra agevolazione per lo stesso investimento, il contributo PNRR si calcola sull’intera spesa, mentre la seconda agevolazione si applica alla differenza tra l’importo totale imponibile e il contributo richiesto dal PNRR.

  2. Credito d’Imposta e Altra Agevolazione: nel caso di credito d’imposta e un’altra agevolazione per lo stesso investimento, il calcolo del credito d’imposta avviene sulla differenza tra l’importo imponibile e il contributo specifico della seconda misura scelta.

  3. Credito d’Imposta e Seconda Agevolazione: se l’azienda decide di utilizzare il credito d’imposta e un’altra agevolazione, il calcolo si basa sull’importo imponibile dell’investimento.

Da notare che non è possibile cumulare due o più misure riguardanti il PNRR per lo stesso investimento.

La comprensione della cumulabilità delle agevolazioni è fondamentale per le imprese che desiderano ottimizzare i benefici derivanti dagli investimenti. Le normative e i chiarimenti forniti dagli enti preposti offrono orientamenti cruciali in questo contesto in continua evoluzione.

LEGGI ANCHE: Cosa fa un consulente di finanza agevolata e come può aiutarti

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