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La Zona Economica Speciale (ZES) Unica per il Sud rappresenta un’opportunità unica per le imprese del Mezzogiorno. Grazie al decreto attuativo recentemente approvato, le imprese possono beneficiare di un credito d’imposta fino al 50% della spesa sostenuta per investimenti in beni strumentali nuovi, con un tetto massimo di 100 milioni di euro. Tuttavia, questa opportunità porta con sé alcune incertezze. È fondamentale affiancare il credito d’imposta ZES ad altri strumenti di finanza agevolata per massimizzare i benefici e ridurre i rischi.
Il credito d’imposta ZES consente alle imprese di ottenere significativi risparmi fiscali, incentivando grandi investimenti. Le domande possono essere presentate dal 12 giugno al 12 luglio 2024, con spese ammissibili certificate da un revisore legale, attraverso l’apposito sportello.
Insomma, ci siamo.
Non resta altro da fare che preparare i documenti in modo da essere pronti per il 12 giugno, ma c‘è un piccolo dettaglio da non sottovalutare: la redistribuzione del credito. Il tanto atteso decreto ha portato con sé una postilla non da poco, che riguarda il caso in cui le domande eccedano l’importo stanziato di 1,8 miliardi di euro.
Se le domande superano i fondi disponibili (e sappiamo che succederà, vista l’attesa intorno alla ZES), l’importo del credito d’imposta potrebbe essere ridotto proporzionalmente.
Ciò significherebbe che le imprese riceverebbero meno di quanto inizialmente previsto, rendendo meno vantaggiosi gli investimenti pianificati.
Inoltre, l‘alto numero di domande potrebbe rallentare il processo di valutazione e approvazione, ritardando l’ottenimento dei benefici fiscali.
Questo ritardo potrebbe influire negativamente sui flussi di cassa delle imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, che potrebbero dipendere maggiormente dalle agevolazioni per finanziare i loro progetti.
L’incertezza sulla quantità effettiva del credito disponibile potrebbe complicare la pianificazione finanziaria delle imprese, scoraggiando potenziali investimenti o costringendo le imprese a rivedere i loro piani di espansione o modernizzazione.
Quindi, affidarsi completamente alla ZES potrebbe essere un rischio rilevante per le casse della tua impresa.
Per questo ci sentiamo di darti qualche consiglio:
1-Assicurati che tutte le documentazioni e le certificazioni richieste siano complete e corrette, in modo da evitare ritardi o rifiuti della tua domanda.
2-Tieni presente anche altre forme di finanza agevolata per i tuoi investimenti, nel caso in cui le percentuali dovessero essere ricalcolate.
3-Rivolgiti a consulenti specializzati in finanza agevolata, che ti possano aiutare sia a capire meglio il meccanismo del credito d’imposta ZES che a trovare fondi alternativi.
Il credito d’imposta ZES Unica rappresenta certamente una grande opportunità per le imprese del Mezzogiorno, ma è fondamentale essere consapevoli sia dei pro che dei contro per prepararsi adeguatamente e massimizzare i benefici.
Non lasciare che l’incertezza comprometta i tuoi progetti di crescita.
Approfitta della nostra esperienza per ottenere il massimo dal credito d’imposta ZES e dalle altre agevolazioni fiscali disponibili.
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