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Credito d’imposta ricerca e sviluppo: cos’è e come ottenerlo

Ormai da diversi anni le PMI italiane mostrano una certa propensione verso la ricerca e sviluppo, rallentato dai vincoli dettati dalla Pandemia. 

Il credito d’imposta ricerca e sviluppo ha incentivato le aziende italiane a riprendere quel cammino.  

Questo strumento è concepito per facilitare investimenti in soluzioni innovative, con l’obiettivo di rendere il sistema produttivo italiano più efficiente e competitivo. L’importanza dell’innovazione è evidenziata sia dal Nuovo Piano Nazionale di Transizione 4.0 sia dalle politiche di sviluppo sostenute dall’Unione Europea.

La misura del credito d’imposta ricerca e sviluppo, stabilita al 10% grazie agli incentivi del CIRSID, supporta le imprese nello sviluppo dei loro sistemi produttivi. Introdotta con la Legge di Bilancio 2015 e evolutasi nel tempo, questa agevolazione è destinata a stimolare gli investimenti negli asset ritenuti strategici fino al 2031.

Credito d’imposta ricerca e sviluppo, le spese ammissibili 

Il credito è accessibile a tutte le imprese residenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro forma giuridica, inclusi gli enti non residenti che possiedono organizzazioni stabili in Italia. È disponibile per tutti i settori economici e non impone limitazioni sulla dimensione delle aziende, rendendolo accessibile tanto alle grandi imprese quanto alle PMI.

Le spese ammissibili al credito includono: 

  • i costi del personale
  • le spese per contratti di ricerca
  • i servizi di consulenza
  • i materiali
  • le forniture e l’ammortamento di beni materiali mobili e software.

Sono inoltre inclusi l’ammortamento di privative industriali impiegate esclusivamente per la ricerca e sviluppo, come invenzioni industriali o biotecnologiche, nuove varietà vegetali o topografie di prodotti.

Il regime del Patent Box, riformulato nel 2021, offre una tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali specifici, come software, brevetti e disegni, con un’ultra deduzione del 110% delle spese in R&S, design e innovazione tecnologica. 

 come fare domanda

Le linee guida recentemente pubblicate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy delineano le modalità di applicazione di questo credito, articolate in quattro sezioni principali che coprono ricerca e sviluppo, innovazione e design, offrendo una panoramica dettagliata dei criteri da seguire per la certificazione dei crediti d’imposta.

Clicca su questo link per consultare le linee guida sono essenziali per le aziende che intendono approfittare di questi incentivi, con i certificatori abilitati che possono ora inviare le certificazioni necessarie tramite una piattaforma dedicata a partire dall’8 luglio 2024.

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